Sabato 18 giugno si è tenuto a Milano “Sante Subito! Famiglie 2022“, la festa delle famiglie della diocesi ambrosiana in preparazione dell‘Incontro mondiale delle famiglie, che si è tenuto la settimana successiva a Roma. La Chiesa di Milano ha raccolto l’invito di Papa Francesco, che aveva chiesto alle diocesi di decentrare l’evento attivando la partecipazione delle famiglie sui territori.
La kermesse animata da momenti di spiritualità, spettacolo e testimonianze si è tenuta tra piazza Duomo e altri punti del centro cittadino. Tra questi, anche piazza Santo Stefano, dove sono intervenuti i coniugi Fabio Recalcati ed Elisabetta Cossutta, che hanno portato la propria testimonianza di famiglia di SON.
Ecco il messaggio che è stato condiviso:
Che ne sarà di nostro figlio dopo che noi non ci saremo più? Chi se ne prenderà cura? Ci sarà una possibilità di rimanere a vivere nel quartiere dove è nato, vicino agli affetti più cari? Sarà aiutato a divenire adulto?
Anche noi, Fabio e Litzy, abbiamo una figlia disabile, Elena di 23 anni, con la sindrome di Down. Anche noi portiamo in cuore le stesse domande e soprattutto il desiderio condiviso di guardare alla realtà della disabilità con “altri” occhi, non per sognare ad occhi aperti, ma per leggere la storia di ciascuno di noi, tutti portatori di fragilità, dagli occhi di Dio.
Capovolgere la narrazione di Dio, per affermare che Dio non scompare dalle nostre vite, ma diventa, con l’umanità di Gesù, Egli stesso domanda, grido, prendendo su di Sé ogni nostro grido, come ci ha insegnato Chiara Lubich, ci ha permesso di credere che la disabilità non poteva essere scarto, ma risorsa. Di più: ci ha fatto lasciare il nostro personale dolore per uscire incontro a quello di una umanità ferita, sola, scartata per abbracciare, consolare, condividere gioie e lotte.
Per alcune famiglie con figli disabili della periferia est di Milano, Don Virginio Colmegna ha provato a sognare un luogo, uno spazio, in cui costruire un villaggio dell’accoglienza e della cura: un cantiere edile, da una parte, per la ristrutturazione ad hoc di un’antica cascina, e un cantiere “di senso” dall’altra, per animare e abitare gli spazi di una residenza condivisa e aperta alle relazioni con la città.
Per realizzare questo progetto nel quale sembrava determinante l’apporto della spiritualità dell’unità, tipica del Movimento dei Focolari, ci è stato chiesto di diventarne parte attiva.
Nasce così nel 2017 l’associazione SON-Speranza Oltre Noi, che si può leggere anche con l’acronimo “son”, figlio, in inglese, a partire dalla Legge 112/2016 sul “Dopo di noi” per generare speranza non solo per queste famiglie, ma per la società intera, per una società migliore.
In questo camminare insieme, condividiamo realtà e riflessioni su quel cambio di sguardo che scalda e sa farsi presente nella vita dell’altro, divenendo cura gli uni degli altri, sul far posto ad un cuore stanco, desolato, sul preparare il “dopo di noi” vivendo il “durante noi”, in un ascolto reciproco sempre più profondo.
La loro esperienza raccontata anche da Famiglia Cristiana: clicca qui