Si è spenta, nella notte tra l’1 e il 2 febbraio, Liliana Succi, mamma di Marco, tra le famiglie fondatrici di SON. Cittadina protagonista dell’attivismo civico di Crescenzago, già impegnata nella locale sezione di Legambiente, Liliana è stata anche tra le primissime volontarie della Fondazione Casa della carità, sin dall’apertura alla fine del 2004, oltre che socia dell’Associazione Amici Casa della carità.
Di seguito l’articolo che abbiamo pubblicato sul giornale di zona “Noi 2” diffuso nel Municipio 2 di Milano.
Onorina Succi, per tutti Liliana, è stata più di una volontaria della Casa della carità. Ci ha lasciati lo scorso 1 febbraio, per anni è stata l’anima, sin dall’avvio nel 2004, del “servizio docce” della struttura d’accoglienza di via Brambilla. Nel 2017 è tra i soci fondatori di SON Speranza Oltre Noi, associazione nata per dare un futuro alle persone con fragilità, tra cui suo figlio Marco.
«Ricordare Liliana è per noi estremamente importante», spiega don Virginio Colmegna, presidente di Fondazione SON, Speranza Oltre Noi, «Donna di grande sensibilità e cultura, oltre che di passione per il luogo in cui viveva, intuì da subito le potenzialità di Casa della carità nel quartiere e per questo si diede un gran daffare per farla conoscere e per avvicinare i residenti a quello che facevamo, sfruttando anche il suo impegno in Legambiente. Dal legame di amicizia che ormai si era stabilito nacque l’avventura di SON, un desiderio divenuto realtà per non lasciare da solo Marco. Lui vivrà con noi in Cascina San Carlo, al quartiere Adriano, in quello spazio che aveva voluto per lui pensandolo proprio nell’ottica del “Dopo di noi”. Per me è anche un ricordo di forte commozione personale, l’ho accompagnata fino agli ultimi istanti, ascoltando la sua sofferenza, ma anche la sua gioia per l’avvio di SON».
Liliana è stata una cittadina protagonista dell’attivismo civico di Crescenzago. Oltre alle già citate Legambiente, Casa della carità e SON, si è impegnata anche con l’Associazione Amici Casa della carità.
«Liliana», racconta Maria Grazia Guida, presidente dell’Associazione Amici Casa della carità, «è stata per Casa della carità una messaggera di positività nel quartiere. A chi, specie nei primi tempi, non vedeva bene la nostra presenza raccontava della cura e dell’attenzione con cui ci impegnavamo a farci carico dei poveri che entravano nella nostra Casa. Quando è nata l’Associazione Amici ha voluto diventarne socia e per diversi anni ne è stata una protagonista attiva e propositiva. Poi la grande avventura di SON con la quale ha voluto creare un approdo sicuro e accogliente per il suo Marco. Ci ha dato un grande esempio di responsabilità nei confronti del figlio nonostante la malattia che negli ultimi tempi l’aveva colta e che ha vissuto con grande dignità. Ci mancherà».