Parlare di fragilità in senso ampio, quindi di persone con disabilità, ma anche di anziani non autosufficienti. Lo spunto è dato dal testo “Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita. Come meglio comprendere la malattia e assistere chi soffre” (Edizioni San Paolo, 2022), di cui è autore Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria. Dialogherà con lui il presidente della nostra Fondazione, don Virginio Colmegna. A moderare l’incontro, la giornalista Ilaria Sesana.
Durante l’incontro si parlerà della vita “insieme” che i familiari e le persone fragili fanno condividendo una condizione di disabilità o malattia, nell’occasione accomunate per estensione. Il richiamo è al concetto delle ‘36 ore al giorno‘ con cui si è soliti definire l’impegno dei caregiver.
Punto di partenza è questa frase del libro: “Pur senza adottare atteggiamenti compassionevoli, si deve riconoscere che l’esperienza di assistenza a una persona ammalata di demenza impegna non solo le famose ’36 ore’, ma tutta la vita. Anche se le difficoltà di sviluppare relazioni forti talvolta fa crescere il dubbio sull’utilità dell’impegno, dubbi che solo l’affetto riesce a cancellare. Il testo è dedicato a tutti quelli che nella vita e nel lavoro con gli anziani mettono la tenerezza al centro dei loro comportamenti. Nel tempo di rapporti duri e anaffettivi, la tenerezza permette di capire la sofferenza, più di qualunque altro mezzo comunicativo. È sorella di gentilezza, compassione, mitezza, delicatezza“.
Appuntamento martedì 24 ottobre, alle ore 18:30, nell’auditorium di Fondazione SON, in via Trasimeno 53, a Milano. L’evento è organizzato in collaborazione con Edizioni San Paolo.