La scomparsa di Riccardo Bonacina è per me un dolore profondo. Fin dall’inizio del suo impegno a piene mani nel mondo del volontariato si è speso con generosità e intelligenza sociale e politica, ispirando costantemente il suo agire alla logica della gratuità. Così come ha fatto anche negli ultimi tempi quando si è dedicato in prima persona, senza mai risparmiarsi, ad azioni intelligenti e incisive a favore della pace.
Per lui, il volontariato era anticipatore di nuovi processi sociali, da custodire anche attraverso il valore della comunicazione. La sua rivista ne è un esempio concreto, così come tutte le iniziative a cui ha dato vita.
Ricordo con commozione il nostro ultimo incontro, quando è venuto a vedere SON, la realtà su cui sto attualmente lavorando, dedicata proprio a valorizzare il ruolo del volontariato, della gratuità e della fragilità come elementi fondanti della nostra umanità dalla prospettiva della disabilità e del “Dopo di noi”. In quell’occasione ci siamo parlati apertamente delle rispettive fragilità e che ciascuno di noi porta con sé. Ci siamo lasciati con un abbraccio forte, commosso e sincero.
Oggi porto con me quel momento e lo ricordo nella mia preghiera, consapevole di un’amicizia che ha superato ogni formalità e ha saputo toccare le corde più profonde della riconoscenza e dell’affetto.
Grazie, Riccardo. Continueremo a custodire e a far crescere quel grande valore della gratuità, che tu hai insegnato a tutti noi come elemento fondamentale per affrontare il futuro.
don Virginio Colmegna, presidente Fondazione SON